Due chiacchiere con Gian Maria Colotto sui temi OCM e Agrivoltaico tra ostacoli burocratici del primo e opportunità per le aziende agricole nel secondo
Una chiacchierata mattutina con Gian Maira Colotto, responsabile di marketing e comunicazione dell’azienda AL.SI. Srl, per parlare di OCM e Agrivoltaico. AL.SI. è un’azienda storica, da più di vent’anni nel mercato, prima dell’import e poi dell’export con un focus sul beverage, in particolare sul mondo del vino. La sede storica è a Fermo, nelle Marche, ma sono presenti anche alcune sedi all’estero, negli Stati Uniti, due in Cina, Giappone e Vietnam. In ogni paese ci sono persone italiane che vivono lì in pianta stabile che si occupano di burocrazia, contatti con i clienti e l’eventuale risoluzione imminente dei problemi, supportati da magazzini fisici e gestione della burocrazia.
I core business di ALSI sono la vendita e la promozione del vino, oltre che di un 10% legato al settore alimentare di lunga conservazione, ma, grazie alla collaborazione con alcune società professioniste del settore della finanza agevolata, si occupa anche di consulenza in merito ai bandi in supporto alle aziende vitivinicole e del settore agricolo in generale.
Tra i temi trattati ci sono i fondi OCM con un tasso di successo del 100% rispetto alle domande presentate. Quest’anno parlare di OCM è a dir poco drammatico, essendoci un ritardo “mostruoso” nell’organizzazione dei bandi e delle domande da parte delle Regioni.
Oltre al tema legato alle tempistiche anche la burocrazia italiana ci ha messo lo zampino, richiedendo alle aziende di presentare, non più uno, ma tre preventivi per le attività, anche correlate alle iniziative di promozione (compresi voli aerei e pernotti). Anche la rendicontazione è cambiata negli anni, con un controllo più preciso, giustificato dal fatto che alcuni furbetti hanno richiesto e ottenuto contributi in modo illecito. Un’altra trovata che complica le cose è stata quella di dover fornire un link di accesso, con largo anticipo, ad eventuali video-call o eventi online, agli organi preposti, così che possano entrare a monitorare in diretta le attività; condivisibile l’azione ma estremamente complessa da un punto di vista operativo.
In alcune Regioni addirittura è stato richiesto di presentare la documentazione a mano!
Sicuramente questi sono fattori che impattano molto sulle piccole e medie aziende, che talvolta evitano di immergersi in queste avventure burocratiche. Ogni anno si stima una “non-erogazione” di fondi europei a livello nazionale ed in tutti i settori del 60% del capitale a disposizione.
Notizie più positive sul tema Agrivoltaico, dove le opportunità per le aziende agricole sono molto allettanti. È prevista una restituzione dell’80% del capitale a fondo perduto qualora venga installato un impianto utile alla produzione di energia per alimentare il proprio fabbisogno (in questo caso non per essere rivenduta al gestore).
Un’enorme opportunità con un 20% che si può ammortizzare nel brevissimo periodo, risparmiando sulle bollette dell’energia elettrica. Per presentare la domanda mancano tre settimane ed è necessaria qualche informazione burocratica.
La restituzione dell’80% del costo dell’impianto che, oltre a pannelli e batterie può prevedere anche una coibentazione della struttura e l’eventuale rimozione dell’amianto, viene restituito a lavoro completato.
Per saperne di più sul tema Agrivoltaico potete mandare una mail a winetelling.riky@gmail.com.
Oltre a questi progetti ALSI ha creato una piattaforma e-commerce per la vendita di vino, in una maniera diversa e originale rispetto ai siti più classici, ma di SPOPP ne parleremo un’altra volta.