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sabato, 1 Aprile, 2023

Alla Costiera di Gamba Filippo – Vo’ Euganeo (Padova)

Un tramonto Alla Costiera con Filippo e la moglie Elisa

07 Novembre 2020

Alla Costiera

Conclusione di un tour sui Colli Euganei con un tramonto autunnale nell’azienda Alla Costiera, una visita guidata per metà da Filippo e per l’altra metà dalla moglie Elisa.

Al mio arrivo il primo ad accogliermi è stato il simpatico cane marroncino Robi che è letteralmente entrato in macchina per farsi coccolare.
Conosciuto il piccolo cagnolino si avvicina Filippo, il titolare di questa realtà, intento nei lavori di restauro di una ex stalla che sarà adibita a magazzino.

Tra una mano di pittura e l’altra iniziamo a chiacchierare e Filippo mi racconta la storia della sua realtà, che prende il nome dalla posizione dell’azienda situata nel versante ovest in battuta del sole, nelle carte topografiche era indicata come zona di costa.
Siamo alla terza generazione di un’azienda nata come tante al fine di auto alimentarsi con bestiame, seminative, vigneti e guidata dal 1998 da Filippo, che dopo tre anni di agraria e la passione per il biologico (infusa anche dai suoi professori) ha voluto investire su tali lavorazioni.

Oggi Alla Costiera conta cinque ettari adiacenti alla proprietà, mentre altri quindici in zone diverse dei Colli Euganei, tra cui Teolo nei pressi del Monte Madonna, Cinto Euganeo e Cornoleda. I territori variano dalla prevalenza della trachite al quelli misti con l’aggiunta di basalto e riulite; proprio per questo motivo le uve provenienti dai diversi appezzamenti vengono vinificate separatamente.
Oltre alle uve più classiche presenti nel territorio dei Colli Euganei troviamo anche un vigneto di Tai di circa 90 anni, oltre alla rivalutazione di antiche piante di Corbinona, Turchetta, Pataresca, Corbinella, Marzemina Rossa.

Alla Costiera

La filosofia nelle produzioni delle circa 60/80milla bottiglie è quella di “lasciar andare i vini” ossia fargli fare il suo decorso, come una volta, senza l’aggiunta di agenti esterni che facciano odorare il vino di banane, yogurt, ananas…evitando colori limpidi e poco rappresentativi.
Un utilizzo del legno molto moderato, gettando via tutte le barrique nel 2008 e ritornando da pochi anni in questo mondo con delle botti grandi da 40 ettolitri, con legno francese non tostato e slavato a vapore.
La scelta di un materiale che possa accompagnare il vino, aprirlo non sovrastarlo e donargli longevità.
Un altro aspetto, molto apprezzabile, è la voglia di essere rappresentativi del proprio territorio cercandolo di valorizzarlo sempre al meglio senza farsi guidare dal mercato.

Alla Costiera

Andiamo poi in cantina dove sono presenti diverse vasche in cemento, restaurate e rivalutate, il legno già nominato e qualche contenitore di acciaio. Uno sguardo anche ai vigneti più vicini e più storici di Tai e Moscato Giallo.
Filippo mi lascia nelle mani della moglie Elisa e torna a completare i lavori da cui l’ho distolto.

Alla Costiera

Alla Costiera produce due spumanti sui lieviti, quattro vini bianchi e due rossi e mi avventuro alla loro scoperta partendo dal Bianco sui Lieviti, un 100% Serprino (la Glera dei Colli Euganei) rifermentato in bottiglia con i propri lieviti. Un vino fresco dalla bolla cremosa ed avvolgente di buona sapidità e mineralità.

Incuriosito dal Tai passo al “Biancone“, dai profumi floreali e fruttati, dal glicine alla pesca ed albicocca diverso da quello che si è abituati a trovare nel veneto orientale e/o nel Friuli.

Alla Costiera

Un assaggio di Terreni Bianchi e Trachite Rosso, rispettivamente un blend di Garganega, Moscato, Marzemina Bianca e un taglio bordolese di Merlot e Cabernet.

Una doppia conclusione con il Moscato Secco “Agnese” del 2019 prima e del 2007 poi, per ritrovare anche in bottiglia quanto raccontato poco prima da Filippo, la longevità del vino, un vino di territorio che dura nel tempo con le sue caratteristiche principali.

Il nome di questo vino è dedicato alla mamma Agnese, mentre il rosso bordolese al papà Gerardo!

Disturbo di nuovo Filippo per un saluto e mi rimetto in cammino ormai al buio, ma tornerò a prendere il terminato Trachite Bianco, un bled di Moscato, Pinella e Garganega.

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