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sabato, 1 Aprile, 2023

Con la quinta generazione di Antichi Vinai 1877, Vivina Gangemi, Passopisciaro (Catania)

Antichi Vinai 1877, con Viviana Gangemi, ultima generazione di una delle più storiche aziende situate sull’Etna

08 Luglio 2022

Antichi VinaiUn tuffo nel mondo Antichi Vinai assieme a Viviana Gangemi, quinta generazione di questa realtà, che trova la sua data d’inizio nel 1877, per merito del trisavolo Giacomo Gangemi, il quale iniziò a coltivare la vigna e produrre del vino, a quei tempi sfuso per venderlo “ad ore” nella sua piccola locanda, anticipando gli attuali happy hour!

La seconda generazione ha continuato l’attività con l’apertura di un grande magazzino radente la ferrovia, per caricare direttamente il vino in botti sui treni con direzione nord Italia e Francia. Il bisnonno Giuseppe Gangemi curava i rapporti commerciali, mentre i tre fratelli si occupavano di produzione, analisi vini e acquisti.

Antichi VinaiLa svolta commerciale dell’azienda è avvenuta negli anni sessanta, quando nonno Giacomo, terza generazione dei Gangemi, iniziò ad imbottigliare quello che prima era vino sfuso in bottiglie da un litro con tappo corona e commercializzarlo tra bar e ristoranti. Emozionante toccare con mano una stampa che porta la data di Giugno 1965, nella quale sono riportati alcuni premi fedeltà che metteva a disposizione l’azienda Gangemi-Vini alla riconsegna dei tappi delle bottiglie, sinonimo di vendita. “Con 600 tappi un elegante plaid, un frullatore macina caffè, un orologio da polso per uomo, un orologio dal polso per donna”.
Una sorta di campagna marketing del tempo a testimoniare la lungimiranza per incentivare le vendite!

Antichi VinaiDagli anni ‘90 la sede dell’azienda si trova a Passopisciaro, dove, quindici anni fa, è stata costruita una seconda cantina sotterranea, oltre alla sala degustazioni, che regala una meravigliosa vista dalla sua terrazza sulla valle dell’Alcantara, vallata che ospita le terre della zona più a nord dell’Etna, tra le più vocate per la produzione di Etna Posso da lungo invecchiamento. Proprio nella sala degustazioni, seduti ad un grande tavolo, che iniziamo gli assaggi dei vini Antichi Vinai, con un percorso di etichette inusuale rispetto a quelle provate nelle altre aziende.

Antichi VinaiLa partenza è con una bollicina Etna DOC Metodo Classico che porta il nome della data di fondazione dell’azienda 1877. Un Nerello Mascalese 100%, con uve vinificate in bianco; riposo di quarantotto mesi sui lieviti per un vino fragrante, dai sentori che alternano la frutta matura a spunti di piccoli frutti rossi, fiori bianchi, crosta di pane, pasticceria, per un palato dalla bolla abbastanza fine, verticale, con buona mineralità, spalla acida e discreta persistenza.

Nel corso degli anni il testimone è passato a papà Giuseppe e zio Marco Gangemi fino all’ingresso di Viviana, che, dopo gli studi in enologia ad Udine, si occupa principalmente dell’accoglienza, oltre che di alcune operazioni di cantina, vigna e parte commerciale.

Anche la conformazione dei terreni è cambiata sia considerando l’azienda stessa sia il territorio dell’Etna, contando oggi circa milleduecento ettari vitati contro i cinquantamila circa del secolo scorso.
Antichi Vinai oggi vinifica le uve che provengono da circa quaranta ettari, dislocati nei tre versanti etnei, per giovare della versatilità di questo piccolo territorio viticolo di nicchia, definito “l’isola nell’isola”. In questi ultimi anni parte delle forze viene dedicata alla bonifica della colata lavica del 1879 che distrusse gran parte del paese di Passopisciaro. Inoltre, ci si concentra principalmente sulla coltivazione e vinificazione di vitigni autoctoni etnei: il Nerello Mascalese in particolar modo, che nel terreno lavico poroso e ricco di minerali esprime il meglio di sé, se coltivato nel versante nord, nord-est e sud-ovest (nelle contrade di Randazzo, Passopisciaro, Solicchiata, Linguaglossa, Piedimonte, Biancavilla).

Interessante anche la coltivazione del Nerello Cappuccio, che dona intensità e longevità ai blend di Etna rosso da lungo invecchiamento. Interessanti anche l’espressione del Carricante e del Catarratto sulle colate del versante nord (da Passopisciaro a Linguaglossa) che viene coltivato a spalliera, ove possibile.

Grazie al microclima che si crea nella vallata dell’Alcantara, caratterizzato da una piacevole brezza in ogni momento dell’anno, i trattamenti in vigna vengono ridotti al minimo.

Antichi VinaiTra le chiacchiere continuiamo con un vino bianco che fa incontrare le uve di Nerello Mascalese 70% (vinificato in bianco) con quelle di Carricante 30%; il suo nome è “Nerosubianco” 2021. Un incontro insolito con vinificazioni che seguono due strade distinte e una parte del Carricante affina in grandi botti di acacia da trenta ettolitri per due mesi circa. Un blend che esprime sentori agrumati, con note di erbe aromatiche, salvia, pepe bianco, vaniglia e spunti sulfurei con un gusto che alterna una buona acidità e mineralità a tocchi morbidi e delicati, buona la persistenza.

Antichi VinaiViste le temperature cocenti, deliziamo il palato con “Asanguefreddo”, ottenuto da una prima criomacerazione delle uve 100% Nerello Mascalese ed un affinamento in solo acciaio per circa quattro mesi. Vino che viene servito con qualche grado in meno, per assaporare un altro volto e un’altra tipologia di beva dei prodotti di questo territorio. Frutti rossi, note ematiche, violetta, spunti ferrosi, per un vino di beva, fresco e adatto a stemperare il calore estivo. Un sì al vino rosso d’estate!

Antichi VinaiLa conclusione con il re di casa Antichi Vinai, l’Etna Riserva 2016, “Koinè”, dal greco “unione”, ottenuto da uve Nerello Mascalese 85% e Nerello Cappuccio 15%. Una selezione delle migliori uve di vecchie piante che effettuano lunghe macerazioni, per un successivo affinamento di ventiquattro mesi in botti grandi da venticinque ettolitri e due anni di ulteriore riposo in bottiglia. Vino imponente, dai sentori di frutti rossi maturi, sottobosco, spezie, note di china, cioccolato, spunti eterei e balsamici, per un gusto intenso, morbido, con la tipica mineralità di queste terre, tannino presente ma smussato e lunga persistenza. Un vino dal grande potenziale di invecchiamento, l’azienda ha ancora oggi alcune delle prime annate prodotte!

Antichi VinaiDopo gli assaggi uno sguardo alla cantina, scavata della roccia lavica e raggiungibile direttamente dalla sala degustazioni con un ascensore. Qui svetta, oltre che all’acciaio, il legno di grande formato con botti di diversa misura e principalmente di rovere, acacia e castagno, dai 23 ai 30 ai 66 ettolitri. Antichi VinaiTemperature controllate, fermentazioni con lieviti selezionati e per inficiare il meno possibile sul prodotto finale con l’utilizzo di solforosa le vasche vengono saturate di azoto.

Dopo aver visto anche il piazzale esterno, che si presta decisamente per l’organizzazione di eventi, un saluto a Viviana nella speranza di tornare a vedere l’evoluzione di Antichi Vinai.

Antichi Vinai

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