Zanotto Colfondo, un cognome, un brand sinonimo di qualità e serietà!
Più volte dal 2017!
Conosciuto grazie ad un contatto comune, il mio omonimo Riccardo ha fondato l’azienda che porta il suo cognome dieci anni fa, Zanotto Colfondo.
La sua famiglia è stata da sempre nel settore della ristorazione, “la mia culla era un pelapatate, spento” sottolinea ironicamente Riccardo.
Proveniente dal settore immobiliare, appassionato di golf e amante dei cani, ha iniziato questa avventura da una passione trasmessa dal nonno Nino, che negli anni ’80 ha iniziato a piantare i primi vigneti sulle colline del prosecco e dallo zio Silverio che porta avanti la coltivazione e produzione.
Il principale obiettivo inizialmente era quello di creare un prodotto diverso, unico, che potesse essere introdotto in mercati europei e non: Zanotto Colfondo. Nuove sfumature, qualità eccellente e un gioco grafico e di marketing che hanno preso piede da Londra al nord Europa, Oriente ed Americhe oltre ad avere una base solida in Italia.
Terreni nel cuore di Valdobbiadene e nell’area della Treviso DOC, piantati a glera e le più storiche perera, verdiso e bianchetta.
Vini fatti con il cuore e con la passione nel rispetto della vigna e del consumatore finale che deve essere contento di consumarli.
“Non vogliamo fregiarci del nome del biologico, ma lavoriamo nel totale rispetto della natura” tiene a precisare Riccardo; un esempio sta proprio nella concimazione dei terreni, effettuata con le lettiere delle mucche degli alpeggi delle nostre Dolomiti.
Una produzione limitata di circa cinquantamila bottiglie all’anno principalmente composta di Prosecco e vini rifermentati in bottiglia. (Vedi tutti i vini nell’articolo dedicato)
Gli assaggi che più colpiscono sono i “due fratelli separati alla nascita” Colfondo e Rude, due vini frizzanti rifermentati di cui il secondo fa una lunga macerazione sulle bucce che lo carica di profumi, sentori e di un colore giallo intenso, quasi oro.
Il Colfondo, più fresco e beverino è diventato parte del brand Zanotto, riconosciuto a livello internazionale come uno dei primi a rivalutare questa tipologia di lavorazione.
Un terzo protagonista che colpisce è un Grillo Siciliano, nato dalla collaborazione con un produttore dell’Isola. Un vino non filtrato che affina un anno in botte grande per poi riposare almeno 20 mesi in bottiglia.
Carattere distintivo dell’azienda sono le etichette, innovative, insolite, che colpiscono l’occhio; opere d’arte dell’amico Fabio Baggio, in arte Bajo e lavori di grafica di un altro conterraneo.
Nel prossimo futuro l’obiettivo è quello di esportare il brand Zanotto Colfondo all’estero, non solo con i vini, ma con uno o più locali che promuovano i vini Veneti di qualità…Presto sentiremo parlare delle “Osterie Zanotto“.