Due chiacchiere con Giorgio, fondatore del progetto Vin e Nata, una nuova proposta online per scoprire piccole aziende piemontesi
L’incontro con Giorgio, mi porta a voler approfondire il suo progetto Vin e Nata, un sito che ha l’obiettivo di far conoscere i vini piemontesi di piccole aziende in tutta Italia.
Giorgio è un giovane (collega) laureato in psicologia clinica che ha alternato studio e diverse mansioni nella ristorazione. Completato il percorso di studi, la decisione di non affrontare la strada per la specializzazione in psicoterapia, malgrado “il classico dispiacere di mamma”. Una strada che non sentiva propriamente sua e viste le difficoltà e i compromessi di alcuni amici e compagni di corso l’idea di dare una svolta alla propria vita raggiungendo l’Australia. Quattro anni passati a lavorare nel mondo della ristorazione e distribuzione di vini, con la possibilità di apprendere al meglio la lingua inglese, ma anche di affacciarsi al panorama di molti vini internazionali, che in Italia non erano e non sono tutt’oggi importati.
Un nuovo punto di rottura e la voglia di tornare a casa ha portato Giorgio nel 2020 a rientrare nelle terre natali piemontesi.
L’amore per il territorio e per il mondo del vino, trasmesso anche dal nonno e dal padre, ha fatto scattare in lui l’idea di voler trasmettere ad altri appassionati, oltre a neofiti di questo settore, la sua regione: il Piemonte.
Da questa idea si è concretizzato il progetto Vin e Nata, un sito web dove, a cadenza periodica, solitamente ogni mese o poco più, viene proposta una box di tre bottiglie di piccole aziende rigorosamente piemontesi.
Prima di inoltrarci nel progetto un approfondimento sul nome Vin e Nata, che letteralmente, in diletto piemontese, significa “Vino e Tappo di Sughero”. In principio l’idea era quella di chiamarlo “l’Altro Piemonte”, volendosi concentrare sul territorio meno conosciuto della Regione, al di là delle Langhe, pur vivendoci e amando queste terre. Un calice con un’amica e l’obiezione di quest’ultima nel ritenere che fosse un nome più da agenzia di viaggi che altro (io in realtà ho pensato al nome di un giornale) hanno innescato l’intuizione di unire il Vino ad un altro termine dialettale, in questo caso Nata, che significa letteralmente tappo di sughero. Armonia casuale e facilità di pronuncia che riprendono al meglio la tradizione e ben anticipano l’identità del progetto.
Giorgio segue una filosofia ben precisa nella selezione delle aziende da inserire e proporre su Vin e Nata, orientandosi su piccole realtà poco conosciute che lavorano in maniera il più artigianale possibile, con bassi impatti sia in vigna sia in cantina e con la valorizzazione di uve identitarie e rappresentative del territorio.
Una ricerca guidata anche dal passaparola dei produttori stessi e da scoperte talvolta casuali, andando sempre a toccare con mano l’azienda e conoscere le persone e la storia di chi sta dietro alla bottiglia.
Vin e Nata, oltre alla proposta di etichette fuori dall’ordinario, si impegna anche a trasmettere la storia e la filosofia delle persone che hanno creato un determinato prodotto, inserendo nelle box un opuscolo illustrativo sui vini e sulla cantina. Un percorso non generalista che non vuole limitarsi alla mera vendita di una box di vino, ma vuole guidare il pubblico in un viaggio di un Piemonte poco conosciuto e chissà se magari un giorno si potrà fare anche in maniera più analogica.
Nessun costo di abbonamento o iscrizione, ma la massima libertà di seguire il percorso proposto da Giorgio, sottoforma di box, chiamate simpaticamente “cavagne”, volendo riprendere le vecchie ceste in cui i contadini adagiavano l’uva durante la vendemmia.
Le uscite ad oggi sono state tre, la prima con le bottiglie di Cascina Roera, un’azienda di Castiglione d’Asti, mentre la seconda dell’azienda Garage dell’Uva, una cantina basata a Settimo Rottaro, nata da un gruppo di ragazzi che hanno rivalutato vecchie vigne locali di vignaioli del posto, ormai anziani per portare avanti l’attività. Infine l’ultima box proposta ed attualmente disponibile è quella con le tre bottiglie di Valli Unite, una piccola azienda di Costa Vescovato, in provincia di Alessandria.
Oltre al lavoro come gestore dell’Enoteca comunale di Treiso, Giorgio vuole dar luce a questo progetto di nicchia, potendosi estendere, a breve termine, anche in mercati internazionali, partendo dall’Europa in primis.
A breve sarà a disposizione anche la quarta uscita!
Stay Tuned e in bocca al lupo per la crescita di Vin e Nata.
www.vinenata.com