Due chiacchiere con Jarno Trulli, titolare dell’azienda abruzzese Castorani ed ex pilota di Formula 1
La chiacchierata con Jarno Trulli, conosciuto all’ultima edizione del Merano Wine Festival, si apre con un ricordo del periodo in Formula 1; da appassionato di questo mondo, non potevo che esordire con una domanda a tema automobilistico.
La risposta del pilota, sul periodo di vita legato alle corse, è stata breve, ma ha fatto percepire le emozioni che si sono vissute in quindici anni di gare, carriera coronata con la pole position e vittoria del gran premio di Montecarlo nel 2004, a bordo dell’indimenticabile Renault gialla e azzurra.
Sicuramente quello è stato l’apice della carriera, ma di ricordi belli ce ne sono a centinaia: dal suo esordio con la Minardi nel 1997 alla gara d’addio in Toyota nel 2009.
Proprio due anni dopo l’esordio in Formula1, nel 1999, è stata rilevata l’azienda vitivinicola Castorani, ovviamente nella terra natale di Jarno Trulli in Abruzzo e più precisamente ad Alanno, in provincia di Pescara.
Il ricordo torna al nonno che ha sempre prodotto vino un po’ “a modo suo”, senza badare troppo al business, ma piuttosto alla piacevolezza di un consumo quotidiano.
L’investimento in un’azienda vitivinicola, assieme al manager Lucio, è stato dettato dalla forte passione per il mondo del vino, l’attaccamento al territorio e dalla volontà di dare sempre maggior prestigio ad un vino che rappresentava un’intera regione nel Mondo: il Montepulciano d’Abruzzo.
“Bastava puntare sempre di più sulla qualità”.
La storia della Castorani risale al 1793 e grazie alla nuova avventura imprenditoriale, la tenuta rivive un nuovo successo. Oggi è una realtà per la quale ogni mattina più di venti famiglie partecipano al lavoro che si cela dietro la produzione di ogni singola bottiglia di vino.
Un percorso costruito passo dopo passo, una crescita graduale che ha portato la Castorani ad essere conosciuta ed apprezzata in tutto il Mondo.
Il motore è insito nella convinzione delle potenzialità del Montepulciano d’Abruzzo e, anche per questo motivo, Castorani ha partecipato attivamente in prima linea alla creazione della denominazione d’origine Casauria.
Gli anni alla guida delle monoposto sono state un ottimo biglietto da visita per far conoscere nel mondo l’azienda, il territorio abruzzese e i suoi vitigni autoctoni.
“Non è importante che tu sia alla guida di una Formula1 o che tu produca vino, in entrambi i casi devi puntare all’eccellenza”.
La passione di Jarno Trulli per l’Amarone è stata assecondata da un esperimento interno alla cantina che ha voluto condurre l’enologo, al fine di poter produrre un vino con uve che effettuano l’appassimento, in Abruzzo.
Dalla vendemmia tardiva delle migliori uve di Montepulciano d’Abruzzo e dal loro appassimento, è nato lo “Jarno”: un vino che inizialmente era destinato esclusivamente al consumo personale del pilota, poiché rispecchiava a pieno i suoi gusti.
All’interno di un’azienda, dove nulla è lasciato al caso, dal lavoro in vigna alle bottiglie, ai tappi, alle etichette, agli imballaggi, il nome più indicato per questo nuovo vino era “Jarno”, avrebbe parlato di lui e della sua forte passione per i vini nati dall’appassimento.
“Non è stata assolutamente una scelta di marketing, visto che la produzione di questo vino era destinata al mio consumo personale, ma visto il consenso di molti e la spinta a chiamarlo con il mio nome, così è stato!”
Oltre allo Jarno rosso negli anni è stata prodotta anche la versione in bianco con l’utilizzo di tre vitigni a bacca bianca: Cococciola, Trebbiano e Malvasia, uno dei pochi blend prodotti dall’azienda.
Jarno Trulli non è l’unico pilota amante del magico mondo del vino, per rimanere in Italia e in linea con il periodo di attività di Jarno, l’amico ed ex collega Giancarlo Fisichella apprezza sempre qualche bottiglia di buon vino “specialmente quello di Castorani”.
L’invito di Jarno Trulli è quello di visitare la sua cantina per poter percepire i processi di vinificazione e la qualità che contraddistingue ogni suo singolo prodotto, pertanto sarà sicuramente d’obbligo una visita in terra abruzzese, quanto prima.
Grazie Jarno e Cecilia, Export manager che ha permesso questa chiacchierata. A presto!